Tecnologia

Perché Oil Fox possiede la migliore tecnologia nella produzione di biodiesel a base di alghe:

1. 1. Perché usiamogli scarti in maniera efficiente. Generiamo la nostra energia (l’energia necessaria per la coltivazione delle alghe, che sia dei motori agitatori, la luce notturna, le pompe di raccolta, l’essiccamento ecc.) mediante la digestione anaerobica dei rifiuti umani e animali che ci forniscono (tramite quella stessa digestione provocata da batteri metanogenici) biogas che alimenterà posteriormente i generatori di elettricità.
2. Il “compost” risultante da tale digestione anaerobica sarà, in seguito, utilizzato come nutriente per la coltivazione delle microalghe (previo trattamento con luce ultravioletta per eliminare qualsiasi batterio coliforme).
3. Abbiamo l’obbligo di mantenere un parco nel quale siamo obbligati a coltivare erba, piante, alberi ecc. Questi vengono irrigati tramite la raccolta di acqua piovana in speciali taniche al fine di non usare acqua potabile.
4. L’aria di movimento dei camion ha un suolo composto da “scorie” (materiale di rifiuti) dell’industria siderurgica.
5. Per l’elaborazione del biodiesel, la maggioranza degli impianti usa acqua come elemento di lavaggio e purificazione. Noi NON usiamo acqua. Usiamo resine di interscambio ionico per il pretrattamento dell’olio come per il post trattamento del biodiesel in modo tale da ottenere anche un biodiesel di qualità internazionale.
6. Dopo il suo uso ed esaurita la capacità di assorbimento delle resine, la spargiamo intorno al parco di camion nel quale vi è la “scoria” e questa viene sottoposta a riscaldamento. Queste resine si comportano come gli agglutinanti di quei “sassolini” di “scoria” ottenendo così una specie di asfalto che è molto più resistente dell’asfalto proveniente dai rifiuti non rinnovabili.
7. La preparazione del catalizzatore per la trans esterificazione degli acidi grassi (la produzione di biodiesel) si effettua mediante la dissoluzione dell’idrossido di sodio in metanolo. Per evitare la manipolazione di questi elementi molto pericolosi, si è optato per l’utilizzo di metilato di sodio (catalizzatore già preparato) che evita l’intervento umano e con ciò minimizzare il rischio.
8. L’acqua che rimane dopo la raccolta delle alghe è chimicamente pura e resta adatta per il consumo umano.
9. Dopo l’estrazione dell’olio delle microalghe, queste vengono sottoposte ad un processo bromatologico per il quale rimangono adatte per il consumo umano e/o animale come supporto alimentare dato che contengono molte proteine e vitamine.
10. La luce alla quale si espongono le alghe affinchè continuino a realizzare fotosintesi, e così ottenere una maggiore concentrazione di lipidi, è la luce LED. In quel modo si ha una buona illuminazione ed un basso consumo energetico.
11. La conformazione delle serre è classificabile come fotobioreattori: questi contengono elementi tecnologici (riconosciuti) che assicurano una iper-produttività di microalghe utilizzando sistemi di mixotrofia di alimentazione delle microalghe, così come anche gruppi per la sostituzione dei sali, generazione di turbolenze, raccolta, diffrazione della luce che lo rende un progetto unico nel suo genere per efficienza, rendimento e basso costo.
12. Lavoriamo per migliorare giorno dopo giorno in un principio di “miglioramento continuo”.