Biodigestori

biodigestores

Un digestore di rifiuti chimici o biodigestori, nella sua forma più semplice, un contenitore chiuso, ermetico ed impermeabile (chiamato reattore), dentro il quale si deposita il materiale organico a fermentare (escrementi di animali e umani, rifiuti vegetali non si includono agrumi dal momento che acidificano, ecc.) in una determinata diluzione d’acqua affinchè attraverso la fermentazione anaerobica si produca gas metano e fertilizzanti organici ricchi di Azoto, fosforo e potassio oltre che diminuire il potenziale inquinante degli escrementi.

Il biodigestore è un sistema semplice ed implementato con materiali economici; si sta introducendo in comunità rurali isolate e paesi sottosviluppati per ottenere il doppio beneficio di continuare a risolvere la problematica energetico-ambientale, così come realizzare un’adeguata gestione dei rifiuti tanto umani quanto animali.

Oil Fox dispone di tecnologia di primo livello per lo sviluppo di diversi tipi e dimensioni di Biodigestori per soddisfare diverse domande in relazione ai rifiuti che si hanno.

Grandezza della produzione:

Una (1) tonnellata quotidiana di rifiuti organici in media genera cinquanta (50) m³ di biogas al giorno. A sua volta un metro cubico (1 m³) di biogas genera uno virgola quarantacinque kilowatt/ora (1,45 kw/h).
In una città tipo, in media, ogni abitante genera uno punto uno kilogrammi di spazzatura (1,1 kg) al giorno. Di questi, il sessanta per cento (60%) è organico. È come dire (per avere un’idea) che una città di cento mila abitanti (100.000 abitanti) genera approssimativamente sessantasei mila kg (66.000) di spazzatura organica al giorno o sessantasei tonnellate (66 TN).
Secondo i dati esposti si potranno produrre tremilatrecento metri cubici di biogas (3.300 m³) e per tanto quattromila settecentottantacinque kilowatt/h (4.785 kw/h o 4,78 Mw/h).